About

Mission

L’Ape, una creatura unica nel suo genere, tanto da essere essenziale alla vita dell’uomo.

È basandoci su questo concetto, e leggendo il versetto 49 del Dhammapada che abbiamo trovato ispirazione al nome della società con la quale oggi lavoriamo a che i princi etici e morali in esso contenuti, possano trovare applicazione reale e vengano rispettati.
E con l’auspicio di lasciare un segno tangibile nel mondo medicale, dove da molti anni non si vedono piccole e medie imprese italiane operare, investire e credere in un mercato tanto particolare quanto appassionante e stimolante.

Il Progetto

Il progetto APIS nasce nel corso del 2017 quando, spinti da motivazioni diverse, ma col medesimo spirito d’iniziativa, i fondatori iniziano a discutere sulle evoluzioni del mercato, delle nuove possibilità e delle potenzialità. Nel corso del tempo emerse la comune visione ed alcune pietre miliari che univano il gruppo. Mentre quelle discussioni, da prima flebili, lentamente acquisivano concretezza, divenne chiaro a tutti che c’erano i presupposti per avviare una sfida imprenditoriale insieme. A quel tavolo c’era tutto: la capacità produttiva e di sviluppo, la conoscenza del mercato, una trentennale esperienza e la capacità di visione e innovazione. Fu così, che quasi un anno dopo, nel marzo 2018, si trovarono tutti seduti attorno ad un tavolo, ancora una volta, ma questa volta era per porre una firma e dare il via ad alla Start-Up Innovativa APIS srl.

L’essere Start-Up con connotazione di “innovativa” iscritta all’apposito Registro Nazionale è per noi un presupposto fondamentale a cui non possiamo rinunciare, pertanto lavoriamo annualmente per mantenerlo. Essere Start-Up innovativa significa realizzare soluzioni, siano esse prodotti o servizi, che, come dice la norma rispondano al requisito di “attività di produzione, sviluppo e commercializzazione di servizi o prodotti innovativi ad alto tasso di tecnologia”. Per noi si traduce in realizzare prodotti che possano essere brevettati, che oltre al prodotto di per se stesso aumentino le competenze tecnologiche aziendali, che dovranno essere nuovi o innovativi e alternativi per risolvere problemi mai trattati prima, percorrendo strade sconosciute e aprendo alternative a futuri ancora tutti da scrivere!

I Fondatori

Matteo Ravelli

Lavora nel settore medicale dal 2011, dove ha ricoperto le figure di product specialist e poi di responsabile di linea per prodotti dedicati all’arto superiore sul territorio italiano. In Apis si occupa della gestione commerciale, ricoprendo il ruolo di direttore vendite e membro del Consiglio di Amministrazione.

Stefano Sbardellati

Lavora nel settore medicale dal 2001 dove come consulente esperto in marketing, innovazione e strategia, ha maturato contatti in vari paesi del mondo con i quali lavora correntemente e mantiene stretti rapporti. In Apis si occupa di marketing e strategia, è membro del Consiglio di Amministrazione ricoprendo le cariche di Presidente e Amministratore Delegato.

Matteo Mantovani

Laurea in ingegneria e specializzazione in analisi dei guasti, simulazioni FMEA tecniche di innovazione e meccanica delle fratture. Dal 2005 Fondatore e CEO di NCS LAB srl, con la quale realizza per sé e conto terzi dispositivi medici e IVD. In Apis si occupa di ricerca, sviluppo, progettazione e ingegnerizzazione dei processi, è membro del Consiglio di Amministrazione.

Marcello Fantuzzi

Perito industriale è co-fondatore di NCS LAB srl, della quale è Presidente del Consiglio di Amministrazione e Direttore Tecnico. Ha spiccate capacità creative e di design, e in Apis svolge il ruolo di innovazione nel design dei prodotti, dando un tocco estetico, è membro del Consiglio di Amministrazione.

I Sostenitori

Fabio Monfardini

È stato il primo sostenitore del progetto, ha messo a disposizione di Apis la sua esperienza imprenditoriale, lavora nel settore dal 1987 e per noi è fonte inesauribile di suggerimenti,contatti e idee. La sua esperienza internazionale con riferimenti strategici del mercato per noi è un supporto prezioso!

Hubert Leitzbach

È un amico e come abbiamo saputo della sua scelta di ritirarsi in pensione l’abbiamo immediatamente reclutato. Abbiamo pensato che non fosse corretto, dopo oltre trent’anni nel campo dell’ortopedia e della chirurgia dell’arto superiore, impegnarlo a tempo pieno, ma non ci siamo fatti scappare l’opportunità di avere un tedesco D.O.C.G. tra coloro che ci suggeriscono, aiutano e supportano. La sua esperienza aggiunge quel tassello di sapere storico necessario ad indirizzare la prua verso cose nuove, evitando errori.